Dottore, ho l’orecchio attappato: è il cerume?
Si, spesso è così: la sensazione di improvvisa ipoacusia è causata da eccesso di sostanza ceruminosa che, ristagnando nel condotto uditivo, può arrivare ad occluderlo.
La noncuranza dell’igiene delle orecchie può gravare pesantemente sulla salute di questi organi importantissimi. Infatti, l’accumulo di cerume può causare, oltre l’ostruzione fisica del canale auricolare che si ripercuote negativamente sulla capacità uditiva, una serie di problematiche quali:
- Acufeni (ronzii alle orecchie)
- Dolore alle orecchie
- Percezione di suoni “ovattati”
- Rimbombo della propria voce
- Sensazione di pienezza auricolare
- Vertigini e sensazione d’instabilità (sintomi simili, anche se più leggeri, della labirintite)
Da non dimenticare infine che la scorretta pulizia delle orecchie aumenta il rischio d’infezione locale, dunque di otite e stenosi infiammatoria del canale uditivo esterno.
Per preservare la perfetta capacità uditiva, è dunque indispensabile dedicare regolarmente alcuni minuti del proprio tempo alla pulizia delle orecchie.
Ai soggetti predisposti alla formazione di tappi di cerume consiglio sempre di apprendere le poche informazioni utili ad autonomizzarsi dalla necessità di ricorrere periodicamente al medico specialista.
Consigli per pulire le orecchie, senza ricorrere allo specialista ORL
La corretta pulizia delle orecchie è indispensabile per minimizzare il rischio d’infezione e prevenire la comparsa di tappi di cerume. Come sappiamo, le orecchie sono organLe rei sensoriali estremamente fragili, di conseguenza richiedono una pulizia delicata ma nel contempo adeguata ed efficace.
La pulizia delle orecchie dev’essere eseguita in modo ancor più meticoloso da persone il cui udito può essere alterato o compromesso. In questa categoria di soggetti ricordiamo:
- Lavoratori che, esercitando la propria attività in ambienti ad elevato inquinamento acustico (es. Dj, addetti al settore stradale ecc.), sono costretti ad utilizzare tappi per le orecchie;
- Nuotatori: penetrando all’interno del canale uditivo, l’acqua tende a gonfiare i granuli di cerume che aumentando di volume finiscono per ostacolare il condotto uditivo;
- Portatori di apparecchi acustici: gli anziani, protagonisti di questa categoria, dovrebbero porre particolare attenzione alla pulizia delle orecchie, dal momento che gli apparecchi acustici possono favorire il ristagno di cerume nella conca del padiglione auricolare.

La pulizia alle orecchie non dev’essere intesa come una completa rimozione della sostanza ceruminosa: infatti, una giusta quantità di cerume è indispensabile per proteggere l’orecchio da particelle dannose e per mantenere una certa umidità, indispensabile per evitarne l’essiccamento.
Quanto detto non significa che non si debba prestare cura all’igiene delle orecchie, piuttosto la pulizia degli organi uditivi è corretta quando viene eseguita con diligenza ed attenzione.
Corretta pulizia delle orecchie
La pulizia delle orecchie consiste in una serie di trattamenti volti a facilitare l’espulsione di accumuli di cerume dall’interno verso l’esterno del padiglione auricolare. Ricordiamo che il semplice movimento della mandibola favorisce la naturale eliminazione dei granuli di cerume, pertanto si consiglia di eseguire questo movimento regolarmente, anche più volte nell’arco della giornata.
Menzioniamo di seguito le molteplici strategie utilizzate per la pulizia delle orecchie, alcune alla portata di tutti, altre di pertinenza dello specialista.
Gocce emollienti/lubrificanti Dette anche addolcitori o ceruminolitici, le gocce emollienti da instillare direttamente nella conca del padiglione auricolare si rivelano particolarmente utili per sciogliere le particelle di cerume compattate, favorendone così la fuoriuscita.

Ancora, le gocce lubrificanti sono generalmente utilizzate prima di altri trattamenti per la pulizia delle orecchie (es. lavaggio), per facilitarne la successiva rimozione.
Le gocce emollienti possono essere formulate con oli naturali (olio d’oliva, olio di mandorle dolci, olio di vaselina, olio d’arachidi) fortificati con oli essenziali (disinfettanti), oppure costituite da acqua ossigenata (10 V), urea, glicerina o perossido di carbamide.
Quando per la pulizia delle orecchie otturate da tappi di cerume si è deciso di dover ricorrere al medico, si consiglia di iniziare l’applicazione delle gocce emollienti qualche giorno prima dell’appuntamento (2 volte al giorno, trattenendo le gocce nel condotto per almeno 5 min) Tale trattamento, continuato per 3-6 giorni, faciliterà molto lo specialista nella rimozione del tappo di cerume, sia nelle manovre strumentali al microscopio, sia nella semplice irrigazione.
Per chi soffre la formazione frequente di tappo di cerume, consiglio, a scopo preventivo, un uso più frequente e periodico delle gocce addolcitori nell’orecchio (circa una volta a settimana).
Eseguita la preparazione del cerume con l’uso delle gocce,l’unica manovra meccanica alla portata di tutti, semplice, non dannosa, utile a prevenire o asportare il tappo di cerume è il periodico lavaggio o irrigazione dell’orecchio.
Irrigazione o lavaggio
Dopo aver ammorbidito il cerume con gocce emollienti specifiche, è possibile procedere con un trattamento assai utilizzato per la pulizia dell’orecchio: l’irrigazione (altrimenti detta lavaggio).
Come eseguire questa metodica?
L’esecuzione più semplice e immediata può avvenire durante la normale doccia, indirizzando il doccino (appositamente modificato sull’irrigazione “a getto” centrale invece che “a pioggia”), in modo che il getto d’acqua a pressione entri nel condotto uditivo esercitando la sua azione di rimozione.
In alternativa:
1. Riempire una siringa almeno di 20 ml (a cui è stato rimosso l’ago) con acqua tiepida (37-38°C)
2. Tirare leggermente l’orecchio verso l’alto per facilitare l’entrata dell’acqua nel canale auricolare
3. Dirigere l’ugello della siringa piena d’acqua leggermente verso l’alto, in direzione del canale auricolare, per facilitare la successiva fuoriuscita del cerume
4. PER MIGLIORARE L’EFFICACIA DELLA IRRIGAZIONE, PROLUNGARE LA SIRINGA CON 2 CM DI TUBICINO RICAVATO DA UN AGO A FARFALLA (vedi immagine sottostante)

5. Spruzzare l’acqua
6. Inclinare leggermente la testa per favorire la fuoriuscita di acqua e particelle ceruminose
7. Quest’operazione può essere ripetuta più volte.
Accorgimenti
- Nonostante il lavaggio del cerume sia una manovra piuttosto semplice, è necessario prestare attenzione durante l’esecuzione, considerato i rischi di rompere la membrana timpanica o lacerare la cute del canale uditivo, per evitare il minimo rischio di danno della cute del condotto o del timpano.
- Utilizzare acqua tiepida: l’utilizzo di un’acqua troppo fredda o eccessivamente calda rispetto la temperatura corporea può provocare vertigini
- Non praticare il lavaggio dell’orecchio in caso di otite o perforazione del timpano: un atteggiamento simile può creare forti dolori e vertigini.
- Il getto d’acqua utilizzato per rimuovere il cerume dovrebbe essere spruzzato più delicatamente nei bambini
Interrompere improvvisamente la procedura nel caso il paziente, durante l’irrigazione, lamentasse forti vertigini, nausea o dolore intenso
Di seguito alcune informazioni sulle strategie alternative al lavaggio, alcune di pertinenza dello specialista, in quanto richiedono strumentazione dedicata non gestibile dal paziente.
Curettage

Il metodo cosiddetto curettage si avvale dell’ausilio di una curetta per pulire l’orecchio dal cerume. In genere, questa metodica necessita di assistenza al microscopio ed è utilizzata dal medico per rimuovere i tappi di cerume responsabili di alterazioni della capacità uditiva o di parziale occlusione del condotto. La curetta è un particolare strumento ricurvo utilizzato dal medico per rimuovere il tappo di cerume accumulato nell’orecchio. La curetta è dotata di una particolare estremità “di protezione”, utilissima per impedire al medico di entrare troppo in profondità nel canale uditivo.
Aspirazione del cerume
Anche l’aspirazione del cerume rientra nella lista dei trattamenti utili per la pulizia delle orecchie. Questa metodica consiste nella letterale aspirazione del cerume mediante un apposita cannula collegata ad un congegno d’aspirazione. L’operazione dev’essere eseguita da un esperto in materia: si tratta di una pratica di seconda scelta, generalmente utilizzata in caso di controindicazioni all’irrigazione auricolare.
Coni di cera o candele
Dubbia l’efficacia e l’utilità dei coni di cera per la corretta pulizia delle orecchie: si tratta di particolari coni di tela cerata che, posti direttamente nella cavità auricolare, rimuovono il cerume attraverso una sorta di “effetto camino”, dopo averli accesi come una candela.
I coni di cera, dalla lunghezza di circa 20 cm, sono dotati di due estremità aperte:
- L’estremità più stretta va collocata direttamente nella conca del padiglione auricolare, dopo aver inclinato lateralmente il capo su una superficie rigida (preferibilmente). In genere, questa estremità termina con una sorta di piattino, per proteggere la pelle dalla caduta di eventuali residui di cera calda.
- L’estremità più ampia va accesa come una candela. Il calore liberato dalla combustione del cono cerato ammorbidisce il cerume, originando contemporaneamente una depressione all’interno dell’orecchio: così facendo, il contenuto dell’orecchio viene aspirato verso l’esterno.
- Per spegnere la fiamma, rimuovere delicatamente il cono, ed immergervi la candela in un bicchiere d’acqua.
L’utilizzo dei coni di cera per la pulizia delle orecchie è poco affidabile: il meccanismo “pulente” delle candele non è chiarito e la classe medica si mostra contraria e diffidente all’utilizzo di questa pratica. Il rischio più importante derivato da questa metodica è che i residui di candela si depositino direttamente nel canale auricolare, creando un vero e proprio tappo di cera, molto più ostico da rimuovere rispetto al tappo di cerume. Da non dimenticare, inoltre, il rischio di scottature della pelle e di incendio dei capelli!
Bastoncini di cotone
Si raccomanda di NON utilizzare i bastoncini ricoperti di cotone (i cosiddetti cotton fioc) per pulire le orecchie: la pressione del bastoncino esercitata con le spinte “meccaniche” può addirittura aggravare la condizione preesistente, favorendo l’accumulo di cerume piuttosto che la sua rimozione. Un simile comportamento, infatti, tende a compattare il cerume, facilitando dunque la formazione del tappo.
Oltre a quanto descritto, la “pulizia” delle orecchie con i bastoncini di cotone può lesionare la cute di rivestimento del canale uditivo – già di per sé estremamente fragile – dunque favorire l’attecchimento da parte di batteri e particelle dannose.
Infine, il continuo contatto della cute con il materiale cotonoide del bastoncino facilita l’insorgenza della c.d. “dermatite cronica da contatto”.
In conclusione: tamponi di cotone dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per la pulizia dell’orecchio esterno.