Vertigine o Capogiro?
“Dottore, mi gira la testa…!!!”: questa è la dichiarazione generica più frequente dei pazienti nello studio del medico di base e/o del medico specialista. Tale sintomo, seppure fonte di preoccupazione per il paziente, viene sovente riferito in modo così generico e confuso che spesso induce il medico o a una sua sottovalutazione (accompagnata quasi sempre dalla tranquillizzante risposta “…è la cervicale!”) oppure ad una sproporzionata e poco mirata richiesta di esami specialistici, anch’essi fonte di ulteriori ansie e…impegno economico. Se poi il paziente, insoddisfatto delle risposte del medico, cerca chiarezza nel Web, cade dalla padella…nel brodo dell’eccesso di informazioni ivi presente, impossibile da gestire da parte del profano, che, convinto infine che tutto può causare tutto, esce dal Web sull’orlo del panico.
Un po’ d’ordine nelle informazioni disponibili ci aiuterà, anche nel male, a stare … meno peggio!
Per prima cosa distinguiamo due sintomi fondamentalmente diversi per durata e caratteristiche:
- il semplice capogiro, caratterizzato da una sensazione soggettiva breve-transitoria di barcollare o cadere, ma in un ambiente (pavimento, muri, cose intorno) sostanzialmente fermo, che spesso scompare mettendosi in posizione sdraiata e le cui numerose possibili cause (tutte benigne) sono sintetizzate nel grafico seguente;
- la vera vertigine, caratterizzata da una sensazione persistente, duratura di instabilità, presente anche in posizione sdraiata, in un ambiente circostante anch’esso in movimento, spesso rotatorio, e accompagnata non di rado da fenomeni neurovegetativi (nausea, vomito, sudorazione). La vera vertigine può essere causata da gravi patologie del sistema nervoso centrale (tumori, ictus, etc), ma fortunatamente ciò accade abbastanza raramente rispetto alle altre cause benigne.
Pertanto, quando compare la vertigine, per quanto sia violenta, improvvisa e accompagnata da fenomeni mal tollerati, quali nausea e vomito, sapere che di principio nel 90% dei casi siamo vittima di una patologia benigna, dovrebbe salvarci dal panico e dalla rincorsa disperata dei Pronto-soccorso più o meno di zona.
Per quanto sembri paradossale, più la vertigine si presenta parossistica, violenta, inabilitante, più è facile che sia benigna!
Precisiamo meglio quanto sopra:
La vertigine si presenta sotto 2 principali forme:
- Vertigine soggettiva: il soggetto si sente instabile e disorientato rispetto a un ambiente circostante sostanzialmente fermo. In sostanza il soggetto riferisce a se stesso il proprio disequilibrio e instabilità (per questo detta “soggettiva”), riferiti spesso anche come astenia, svenimento o annebbiamento visivo. Tale vertigine è detta anche Vertigine di tipo centrale, in quanto evidenzia un deficit di compenso del sistema nervoso centrale, dalle molteplici cause (dalla banale ipossia cerebrale transitoria fino al tumore cerebrale e in tal caso associato ad altri sintomi neurologici).
- La vertigine oggettiva o rotatoria: è più spesso dovuta a patologia del recettore vestibolare ovvero della parte periferica dell’apparato vestibolare (per questo anche detta “vertigine periferica”). È caratterizzata da un senso di allucinazione spaziale per una rotazione dell’ambiente circostante, talora così violenta da comportare i fenomeni neurovegetativi comuni della cinetosi (nausea, vomito e sudorazione improvvisa). In tali casi il medico esaminatore reperirà un caratteristico movimento involontario pendolare dei globi oculari (cd “nistagmo”), sospinti verso il lato del deficit vestibolare. Più precisamente il nistagmo è rappresentato da una movimento oculare lento verso il lato deficitario ed un rapido recupero in senso opposto, da cui la visione rotatoria dell’ambiente .